Ritorniamo a Parigi questa volta con la nostra nuova macchina, prima di tutto per risparmiare ma anche per goderci meglio il paesaggio francese, per chi invece preferisce raggiungere Parigi con l'aereo ci sono i
voli Easyjet
che sono molto convenienti. L'organizzazione del viaggio c'è venuta in mente per passare la Pasqua in modo spensierato tra panorami passeggiate nella "Ville Lumiere".
Il periodo scelto ci pare fantastico non solo per la meta, ma anche per il periodo: perfetto per noi pensionati!
Raggiungiamo Parigi passando dal traforo del Monte Bianco e dimezziamo il tragitto di andata fermandoci una notte a Macon. Apprrofittiamo durante il viaggio di andata prima di raggiungere Parigi, di visitare il tanto decantato Castello di Fontainebleau.
Chi vuole organizzare il viaggio in aereo anche all'ulmimo momento, molte sono le possibilità: per trovare tutti i voli di ryanair clicca qui.
Sveglia ore 7 colazione abbondante in albergo.
Partenza alle ore 8 circa per ritorno ad Ardenno (SO). Unica tappa passando per il Traforo del Monte Bianco. Arrivo ore 18.00
Qui trovate delle schede dedicate, a quelle che sono a mio avviso, le cose più interessanti e sicuramente da vedere a Parigi. In particolare trovate tutto ciò che più ci è piaciuto a noi. Consiglio comunque di documentarvi in modo più completo, dando una occhiata ai link dove trovate di più per organizzare al meglio il viaggio per Parigi.
Tour Eiffell
Una frequentatissima meta turistica, diventata il simbolo della stessa Parigi, è la "Tour Eiffel", enorme struttura di ferro, costruita nel 1889 in occasione dell'Esposizione universale, su progetto dell'ingegnere Gustave Eiffel. Dalla terrazza sommitale, raggiungibile con ascensore, si può godere di una vista speciale con bel tempo, consente di spaziare a 360° fino ad una distanza di 70 km, oltre che gustare un raffinato pasto tipicamente francese. La Torre fu costruita in occasione della Esposizione Universale del 1889 su progetto e calcoli statici dell'ingegnere di Digione Alexandre-Gustave Eiffel (1832-1923). Alta 307 metri, è composta da 15000 travi d'acciaio ed è tenuta assieme da due milioni e mezzo di bulloni.
Avenue des Champs Élysées
Gli Champs-Elysées lunghi 1910 m. e larghi 88 m., sono conosciuti in tutto il mondo come la più sontuosa strada di Parigi. Sono divisi in due parti dal Rond Point, il loro più importante incrocio. La parte superiore, quella che porta all'Arco di Trionfo, offre tutto quanto uno straniero desidera: negozi e alberghi di lusso, innumerevoli ristoranti, caffè, cinema e teatri, uffici delle grandi banche e compagnie aeree internazionali. Qui si dà appuntamento il mondo e si sentono parlare mille lingue specie a capodanno.
Montmartre
La Butte Montmartre, il più alto "monte" di Parigi, non è solo luogo di leggenda ma anche avvenimenti storici. Durante i giorni della Rivoluzione il colle assunse il nome del capo rivoluzionario Jean-Paul Marat: Mont Marat. Quello che era un paesino di vignaioli assunse una rinomanza mondiale grazie alla presenza di quella comunità di artisti che, prima della fine del secolo scorso, si insediò qui richiamando da ogni parte pittori, cantanti, scrittori e vari artisti fra i quali: Monet, Van Gogh, Picasso. Alla fine del XIX secolo era il quartiere dell'arte e della trasgressione. Oggi la collina conserva gran parte del suo fascino, nelle pittoresche piazzette (Place du Tertre è la più famosa), le tortuose stradine, le lunghe scalinate, gli happening degli artisti di strada, i cabaret e i ritrovi di ogni genere.
Arc de Triomphe de l'Étoile
L'Arco di Trionfo, poderosa costruzione dedicata alla gloria delle vittoriose armate francesi della Rivoluzione e del primo Impero, fu fatto costruire da Napoleone I che affidò incarico di realizzarlo nel 1806, su disegno di Chalgrin, ma non ne vide il completamento (1836). Nel 1920 fu collocata sotto l'arco la tomba del Milite Ignoto, la sua salma proviene dai campi di battaglia della guerra 1914-18. Un piccolo museo sotterraneo custodisce documenti relativi alla storia della costruzione del monumento e cimeli di Napoleone I, nonché della prima guerra mondiale. L'Arco è alto 50 m. e largo 45 m.
Louvre
Dalla celebre piramide di vetro del Louvre i visitatori si dirigono verso le diverse sezioni del museo, seguendo i loro gusti e l'istinto... Il settore che, chiaramente, colpisce di più noi italiani è il “nostro”, ossia quello italiano, la maggior parte dei pezzi provengono dalle collezioni di Francesco I raccolte a Fontainebleau e dalle spoliazioni napoleoniche in Italia, nonostante il tentativo di Canova, inviato del papa, di recuperarne parte a inizio Ottocento. Giotto, Beato Angelico, Botticelli, Antonello da Messina, Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Correggio, Mantegna, Parmigianino… l’elenco è infinito.
La sensazione che si prova vedendo queste collezioni è di orgoglio, ma anche di rabbia, perché le si vorrebbe, istintivamente, avere da noi.
Pigalle
E' uno dei quartieri più famosi di Parigi, e si può paragonare, in un certo modo, al Red Light District di Amsterdam. Questa zona pungente e lasciva si snoda lungo una via principale, boulevard de Clichy, che unisce due famose piazze: place Pigalle e place Blanche. A rendere così nota questa area sono i suoi cabaret, a dir poco storici: a partire dal Folies Pigalle, fino al Folies Bergere e al famosissimo Moulin Rouge.
L'unica raccomandazione che facciamo è quella di prestare molta attenzione in questa zona che, in alcuni tratti, è piuttosto malfamata: fate attenzione soprattutto di notte o se siete soli.
Notre-Dame
Nessun’altra costruzione si lega alla storia di Parigi come Notre-Dame. Essa si erge maestosamente sull’Ile de la Cité. Papa Alessandro III pose la prima prima pietra nel 1163, dando inizio a 170 anni di lavori da parte di schiere di archietetti gotici e di artigiani medievali. Da allora molte famose personalità sono passate sotto i tre portali e le imponenti torri. La Cattedrale è un capolavoro gotico, sorto sul luogo dove c’era un tempio romano. Alla fine dei lavori, nel 1330 circa, misurava 130m di lunghezza, un profondo coro e torri alte 69m. Merita particolare attenzione anche il tesoro di Notre-Dame. Oltre alle grandi reliquie (un chiodo e un pezzo della croce di Gesù nonché una spina della corona di spine per custodire le quali Luigi IX fece costruire la Sainte-Chapelle) nel tesoro sono visibili anche cimeli sacri (croci e calici) ed il mantello dell'incoronazione di Napoleone I.
Centre Georges Pompidou
Il provocatorio "Beaubourg", opera dell'ormai noto architetto Renzo Piano e Richard Roger, si innalza nel centro della città, tra il quartiere di Les Halles e il Marais, come un immenso parallelepipedo dalle strutture tubolari che si sovrappongono in un gioco ad incastro di vetro ed acciaio. L'imponente edificio avveniristico è diventato dal 1967, anno della sua inaugurazione, un centro di interesse culturale che accoglie una media di 25000 visitatori al giorno. Riaperto nel Capodanno del 2000 dopo un lungo restauro, ospita spazi ancora più ampi per mo0stre e spettacoli, e una modernissima biblioteca. Alla sommità del palazzo si gode uno dei migliori panorami della città.
Basilique du Sacré-Coeur
La Basilica di Montmartre è uno dei simboli di Parigi. E' caratterizzata da tre cupole candide visibili anche da lontano. Dopo la sconfitta dei francesi da parte dei prussiani e dopo il rovesciamento della Comune di Parigi (1871), i cattolici francesi sciolsero il loro voto di erigere sulla collina una chiesa in segno di speranza. La costruzione si dimostrò difficile a causa dell'inconsistenza del terreno e si protrasse quindi nel tempo. Fu ultimata solamente nel 1910 e consacrata nel 1919. La Basilica è meravigliosa ma di ancor maggior impatto é la salita della sua interminabile scalinata che vi porterà a godere di uno spettacolare panorama su tutta la città.
Il Quartiere latino di Parigi
Il nome sembra suggerire un quartiere dall’atmosfera esotica, ricco di localini brasiliani, spagnoli e portoghesi, invece in questa zona di Parigi c’è sicuramente un’aria frizzante, ma non proviene da paesi lontani. Per il resto, nel Quartiere Latino l’atmosfera è spiccatamente francese, ma molto “effervescente” grazie ai locali e ai cafè, aperti giorno e notte in ogni periodo dell’anno, straripanti di professori e studenti che, usciti dalle sobrie mura della Sorbona e delle altre istituzioni culturali, cercano distrazione e qualche momento di relax.